L’Associazione
«L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall’unificazione dell’Agi e dell’Asci, è una Associazione giovanile educativa, che si propone di contribuire alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche secondo i principi e il metodo dello scautismo ideato da Baden- Powell, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi.» [Statuto AGESCI (agg. 2019) – art. 1]
Il metodo educativo utilizzato è quello dello scautismo, i cui principi fondamentali si trovano nell’opera di Baden Powell, sono attualizzati nello Statuto e nel Patto associativo e tradotti in un modello educativo maturato progressivamente nell’esperienza dei capi.
Essi sono perseguiti varie branche in maniera adeguata all’età, rispettando i tempi di crescita dei singoli e della comunità.
Il metodo educativo dell’AGESCI è una proposta educativa che:
• Vede i giovani come autentici protagonisti della loro crescita;
• Deriva da una visione cristiana della vita;
• Tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con gli altri e con il creato;
• È attenta a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani.
[Regolamento Metodologico AGESCI – art 3]
Gli elementi fondamentali del metodo scout sono:
• Il gioco;
• La coeducazione;
• Il servizio;
• La vita comunitaria;
• Lo scouting;
• La vita all’aria aperta;
• L’esperienza e l’interdipendenza tra pensiero ed azione;
• L’autoeducazione;
• La fraternità internazionale.
L’associazione propone quindi ai giovani dagli 8 ai 21 anni un percorso di globale della persona, diviso in tre fasi (branche) ognuna con una declinazione specifica del metodo scout, rapportata alle caratteristiche e alle esigenze delle varie età:
• 8-12 anni LUPETTI E COCCINELLE
• 12-16 anni ESPLORATORI E GUIDE
• 16-21 anni ROVER E SCOLTE
Tramite attività interessanti e impegnative, una intensa vita di gruppo sperimentata da protagonisti in piccoli e grandi gruppi, dalla relazione continuativa con gli adulti capi educatori, si propongono i valori sociali e cristiani, che il giovane crescendo può fare propri, fino a poterli mettere a base della propria vita nel momento della Partenza (a 20- 21 anni), tappa finale della crescita scout e iniziale del vivere da adulto nel mondo.
I Membri dell’Associazione, che liberamente ne accettano i principi ed il metodo, sono:
• Soci giovani: ragazze e ragazzi, che in essa vivono, con modalità adeguate alle diverse età, un’esperienza di crescita personale e di fede;
• Soci adulti: donne ed uomini che attuano la loro presenza di servizio nei modi propri dello scautismo realizzando, in quanto membri della Chiesa, la loro vocazione cristiana.
I giovani, ragazze e ragazzi, bambini e bambine vivono l’esperienza scout in unità di 25- 30 circa monosessuate, parallele o miste, guidati da capi educatori di almeno 21 anni in diarchia, cioè un capo donna e un capo uomo.
Anche per tutti gli organi di governo dell’associazione ai vari livelli associativi, sia nazionale che periferici, è prevista statutariamente e sempre attivamente ricercata la diarchia, cioè la presenza di un uomo e di una donna con pari dignità e responsabilità, compresa la rappresentanza legale esercitata congiuntamente da un uomo e da una donna.
I soci adulti vivono la propria esperienza di servizio a favore delle giovani generazioni con modalità del tutto volontarie e gratuite, sia nei ruoli educativi, sia in quelli formativi, sia nelle cariche di governo dell’associazione.
Il Regolamento, nella sua versione integrale, è consultabile sul sito nazionale
dell’Associazione: https://www.agesci.it/?wpfb_dl=3146
L’Associazione chiede ai propri membri di assumere gli impegni proposti dallo
scautismo ed espressi nella Promessa e nella Legge, così formulate:
Promessa scout
“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
Per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; Per aiutare gli altri in ogni
circostanza;
Per osservare la Legge scout”.
Legge scout
“La Guida e lo Scout:
1. Pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2. Sono leali;
3. Si rendono utili e aiutano gli altri;
4. Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout;
5. Sono cortesi;
6. Amano e rispettano la natura;
7. Sanno obbedire;
8. Sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
9. Sono laboriosi ed economi;
10. Sono puri di pensieri, parole ed azioni”.
I soci adulti si riconoscono inoltre nel Patto associativo, documento che esprime la sintesi condivisa delle motivazioni che hanno sostenuto la loro scelta di svolgere un servizio educativo in Associazione. [Statuto AGESCI (agg. 2016) – art. 3]
Il Patto Associativo, nella sua versione integrale, è consultabile sul sito nazionale dell’Associazione: https://goo.gl/FrdFMx
Sul territorio nazionale l’Associazione si articola in quattro livelli di presenza e coordinamento dell’unica realtà unitaria. Il fine primario delle strutture associative, costituite a livello di Zona, Regione e Nazionale, è quello di sostenere le Comunità Capi nel servizio educativo e consentire la partecipazione dei soci alla costruzione del pensiero associativo ed alla definizione delle strategie d’intervento dell’Associazione. I rapporti tra i livelli associativi, nell’ambito dei compiti affidati dallo Statuto ad ognuno di essi, sono ispirati a criteri di sussidiarietà. (Art. 11 dello Statuto AGESCI)
Lo Statuto, nella sua versione integrale, è consultabile sul sito nazionale dell’Associazione: https://www.agesci.it/?wpfb_dl=3178
La Zona
La Zona scout è la struttura composta dai Gruppi esistenti ed operanti in un ambito territoriale contiguo.
La definizione territoriale e conseguentemente il numero dei Gruppi formanti la Zona sono stabiliti dal Consiglio regionale con deliberazione motivata e riesaminati periodicamente.
Scopi della Zona sono:
• Promuovere e curare la formazione e la crescita delle comunità capi;
• Contribuire alla formazione ricorrente dei Capi;
• Coordinare i Gruppi esistenti e promuovere la costituzione di nuovi Gruppi, predisponendo un apposito progetto di sviluppo;
• Curare, per il proprio livello, i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative, con la stampa e altri mezzi di comunicazione.
[Statuto AGESCI – art 23]
A guidare il servizio è il progettod di Zona, realizzato seguendo le linee guida del programma di Zona.
Nell’ambito degli scopi statutari della Zona, il Progetto di Zona prevede obiettivi specifici che, in raccordo anche con i Progetti educativi delle comunità capi della Zona, diano risposta alle esigenze educative e formative emergenti dalla realtà associativa e territoriale. Il Progetto di Zona ha durata compresa fra i due e i quattro anni. [Statuto AGESCI – art 24]
Il Comitato di Zona è l’organo di riferimento per i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative e con i media; cura l’attuazione del programma di Zona e l’amministrazione del livello. Il Comitato è presieduto dai Responsabili di Zona ed è accompagnato da un assistente ecclesiastico.