Sarausana je
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Sarausana je

Il 14 dicembre 2024 è sicuramente una data che entrerà nella storia di Siracusa: dopo 10 lunghi anni la città ha riabbracciato con grande emozione il corpo di Santa Lucia, martire della Chiesa Cristiana.

Santa Lucia torna nel luogo in cui è nata, cresciuta e martirizzata durante la grande persecuzione di Diocleziano nel 304 d.C.. La leggenda narra che i siracusani nascosero in un luogo segreto il corpo della Santa ma il generale Giorgio Maniace, con l’inganno, se lo fece indicare da un anziano. Da qui, il corpo fu portato a Costantinopoli per omaggiare l’imperatrice Teodora.

Con la quarta crociata e la conquista di Costantinopoli da parte dei veneziani, il corpo venne portato nella città lagunare nel 1204. Nel primo pomeriggio, dopo una lunga attesa a causa della nebbia, il corpo di Santa Lucia è arrivato con l'aereo dell’Aeronautica Militare, con a bordo il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia e il Vicario Generale della diocesi di Siracusa, Mons. Sebastiano Amenta, nell’Aeroporto militare di Sigonella. Ad accoglierla i militari, Mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, Mons. Barbaro Sconti, parroco della Cattedrale di Catania, e dal presidente della Deputazione della cappella di Santa Lucia Pucci Piccione con alcuni componenti. Trasferito il corpo su un elicottero della polizia di stato, intorno alle 15:00 il velivolo è partito alla volta della città Siracusana. Il corpo verso le 16:00 sorvola la città, dove tutti gli abitanti hanno alzato gli occhi al cielo e i 3200 fedeli riuniti nel Santuario della Madonna delle Lacrime non hanno saputo trattenere l’emozione liberando un lungo applauso al passaggio dell’elicottero. Una volta atterrato alla base dell’aeronautica militare di via Elorina, il corpo e finalmente arrivato alle 17:30 al Santuario accolta da un bagno di folla di tutte le fasce d’età ricolmi d’emozione nel rivedere la loro santa.

Un Cordone di Speranza

La cerimonia è aperta dal sindaco di Siracusa Francesco Italia alla presenza delle autorità civili e militari, con i religiosi provenienti da tutta l’isola. Successivamente prende l’arcivescovo Lomanto che ringrazia la Chiesa veneziana ed il suo Patriarca per “il dono grande” della traslazione del corpo di Lucia a Siracusa. La Patrona è “senso dell’identità collettiva” e la nutrita partecipazione di popolo “è segno di una devozione mai interrotta”, sottolinea monsignor Lomanto. Termina i suoi ringraziamenti col dono, al patriarca Francesco Moraglia, di una riproduzione della formella frontale della cassa argentea raffigurante la sepoltura di Santa Lucia . Il pastore della Chiesa veneziana, durante l’omelia, invita a “stare dalla parte della luce, essere trasparenti” come Santa Lucia. Una testimone di fede che proprio “nella sua fedeltà al Signore, oggi splende come immagine femminile della Chiesa”, dice Moraglia, riconoscendo il ruolo della Santa siracusana. “Quando noi veneriamo il corpo di un santo o di una santa non intendiamo compiere solamente un doveroso atto di memoria che riguarda il passato ma raccogliamo una forte eredità spirituale e di vita cristiana per guardare soprattutto al presente, al futuro, all’eternità. Le reliquie di santa Lucia ci ricordano la realtà dell’incarnazione di Dio che celebreremo con grande gioia tra pochi giorni nel Santo Natale del Signore Gesù, ma anche
ricordano la visibilità e la realtà umana della Chiesa, fatta di uomini e donne concrete”. Di Lucia “colpisce la forza e la determinazione della fede”, in due parole “il coraggio e la speranza”. Alla fine della celebrazione gli scout della Zona Aretusea sono stati chiamati a formare un cordone ai lati del Santuario. L’invito è stato accolto con entusiasmo poiché essere lì, come custodi della nostra Santa, è stato un momento che rimarrà per sempre scolpito sul cuore di ogni lupetta/a, guida, esploratore, scolta, rover e capo. Santa Lucia rappresenta Siracusa in tutta la sua pienezza, lo dimostrano i siracusani con la fortissima devozione. Santa Lucia è speranza del suo popolo, rappresentato da quell’arcobaleno che verso le 16:00 ha solcato il cielo di Siracusa, dando il benvenuto alla Figlia che la città aspettava con gioia da 10 anni. Sarausana je. Bentornata a casa Lucia.

Mattia Gallo (Floridia 1)


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